- De gustibus non est disputandum[ è una locuzione molto diffusa di origine non classica. Intende sottolineare come non sia altro che tempo perso discutere sui gusti delle persone o comunque degli animali, essendo assolutamente tensioni individuali riferibili perciò alla sensibilità propria di ciascun essere. Letteralmente si traduce con "Non si deve discutere sui gusti".
- Secondo Plutarco la frase "de gustibus non disputandum est" fu pronunciata da Giulio Casaredavanti a un piatto di asparagi al burro serviti nella casa Milanese di Valerio Leone. Ai generali Romani la pietanza non piacque affatto; i Romani infatti erano abituati all'olio e il burro era considerato un alimento "barbaro". Allora Cesare, di fronte all'imbarazzante situazione, placò gli animi con la soprascritta frase.
- La locuzione si è consolidata nell'uso moderno, al punto da essere talora richiamata con la forma ellittica de gustibus, sottintendendo il resto e il suo significato.
- De gustibus non est disputandum è anche il titolo di un dramma per musica composto da Carlo Goldoni nel 1754.